
Fortunatamente si è avuta l’ennesima dimostrazione della generosità e dell’efficienza delle nostre genti e sono sorti, nell’ambito delle parrocchie, dei gruppi spontanei che si sono occupati della logistica e relativi adempimenti per l’accoglienza delle famiglie per rendere il loro momentaneo esilio il più sopportabile e confortevole possibile. Un bimbo frequenta la scuola materna di Spiazzo, molte persone si sono rese disponibili per insegnare l’italiano e trovare posti di lavoro nelle varie zone di residenza.
In Rendena hanno trovato ospitalità a Madonna di Campiglio e a Pinzolo nelle rispettive canoniche e in case private in altri paesi. Un nucleo consistente si trova nelle Giudicarie esteriori e anche un appartamento della parrocchia di Vigo Rendena è a disposizione per eventuali richieste.
Dobbiamo augurarci che, finita questa tremenda emergenza, non si disperda questa forte dimostrazione di carità anche nei confronti di altre popolazioni, magari più lontane da noi, ma nelle stesse drammatiche situazioni di guerra e di soprusi.
La situazione venutasi a creare con l’emergenza ucraina ha ancor più approfondito la collaborazione tra le varie zone dove operano le Caritas in Giudicarie e abbiamo creato il gruppo Caritas Giudicarie con don Michele, collaboratore nella zona pastorale di Tione, come capofila e nostro assistente spirituale. Abbiamo già fatto alcuni incontri a Tione con il referente diocesano della Caritas, Cristian Gatti, e altri sono in programma. In autunno organizzeremo una giornata di approfondimento sui vari temi che attengono alla gestione della Caritas.
Molto proficuo si è rivelato l’incontro del nostro gruppo con le Assistenti Sociali della nostra comunità di valle. Abbiamo affrontato diversi temi sul disagio sociale e sulle criticità del dopo pandemia insistenti sul nostro territorio, assicurando la nostra collaborazione per quelle situazioni di bisogno in cui il nostro intervento e il nostro accompagnamento possono essere utili.
Continua la raccolta viveri nei vari supermercati perché il bisogno alimentare nelle nostre zone rappresenta ancora un problema per vari strati della nostra popolazione.
Mario Lorenzi